A multicentre study on epidemiology and prevention of needle stick injuries among students of nursing schools
OPEN ACCESS
doi:10.7416/ai.2018.2254
di
L. Veronesi, L. Giudice, A. Agodi, C. Arrigoni, T. Baldovin, M. Barchitta, T. Benedetti, G. Caggiano, S.G. Cannizzaro, O. De Giglio, M. D’Errico, S. Destri, R. Fiorentini, L. Gentile, A. Mannone, S. Mascipinto, M. Mercuri, M.T. Montagna, R. Novati, R. Ori
Introduction
Among the health professions with a long period of training, the students of the Nursing Bachelor’s Degree are the most exposed to biological risk resulting from accidents, in particular with needles and cutting edges. The aim of the study was to estimate the frequency and the circumstances for the occurrence of needle stick injuries, as a knowledge base for targeted prevention interventions
Methods
The study was carried out between May and July 2017 in 11 Universities in Italy and 1 in Albania (associated with the “Tor Vergata” University of Rome). An anonymous semi-structured questionnaire was proposed to 1st (second semester), 2nd and 3rd year students of Nursing Bachelor’s Degree
Results
A total of 2742 questionnaires were collected. The average age of participants was 22.9 years (median 22, range 19-60 years), 73% of whom were females. A total of 381 injuries were reported. Three hundred and sixteen students (11.8%) underwent at least 1 injury (12.7% among females, 9.7% among males); 41 students declared two or more injuries; four students did not report the number of injuries occurred. The first injury occurred, as an average, 17 days after the start of the internship (median 15 days) and, in 25% of the cases, during the first 9 days. The highest percentage of accidents occurred during the first internship (25.3% of the total) and decreased with the progress of the training path. The injuries occurred in 38% of cases during drug preparation, 24% when disposing of sharp devices, 15% while re-capping needles, 13% during blood sampling and 10% in other circumstances. In 51.2% of cases, the needle was not sterile. Among the nursing students who suffered a needle stick injury, 58.1% declared that they had performed the post-exposure prophylaxis. 96% of students stated to be vaccinated against Hepatitis B virus. Amongst the students who had their serological status checked (74%), 18% stated the antibody titre was not protective. 49.8% of students answered to have been trained in advance on the correct procedures to avoid needle stick and cutting edges injuries in each clinical ward attended, 41.2% referred that this occurred only in some wards and 10% in no ward at all
Conclusion
The results of this study show a high percentage of needle stick injuries in students of the Nursing Bachelor’s Degree. Therefore, there is a need for careful reflection on the most effective methods of targeted training acquisition of knowledge, skills and behavioural models useful for the exercise of the profession
Riassunto
Studio multicentrico su epidemiologia e prevenzione delle ferite da punta negli studenti dei corsi di laurea in infermieristica
Introduzione
Tra le professioni sanitarie che prevedono un lungo periodo di tirocinio, gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica sono i più esposti al rischio biologico derivante da infortuni, in particolare con aghi e taglienti. Obiettivo dello studio è stato stimare la frequenza e le modalità di accadimento di infortuni con aghi, come base conoscitiva per mirati interventi di prevenzione
Metodi
Lo studio è stato condotto nel periodo maggio - luglio 2017 in 11 Università italiane e 1 albanese attraverso la somministrazione di un questionario anonimo agli studenti del 1° (secondo semestre), 2° e 3° anno del Corso di Laurea in Infermieristica
Risultati
Sono stati raccolti 2742 questionari. Il 73% dei rispondenti era di sesso femminile, l’età mediana 22 (da 19 a 60 anni). Trecentosedici studenti (11,8%) hanno dichiarato di aver subito almeno 1 infortunio (12,7% tra le femmine e 9,7% tra i maschi), 41 studenti ne hanno dichiarati 2 o più e 4 non hanno dichiarato quanti. Il primo infortunio si è verificato in media dopo 17 giorni (mediana 15 giorni) dall’inizio del tirocinio; la percentuale più elevata di infortuni si è verificata durante il primo tirocinio (25,3% del totale) ed è andata diminuendo col progredire del percorso formativo. Nel 38% dei casi l’infortunio si è verificato durante la preparazione del farmaco, nel 24% durante lo smaltimento dell’ago, nel 15% durante il re-incappucciamento dell’ago, nel 13% durante l’esecuzione del prelievo e nel 10% in altre circostanze. Nel 51,2% degli infortuni l’ago era “sporco”. La profilassi post esposizione è stata effettuata nel 58,1% dei casi. Il 96% degli studenti era vaccinato contro l’epatite B, ma, tra gli studenti che hanno dichiarato di essere stati sottoposti alla verifica del titolo anticorpale (74%), il 18,3% ha dichiarato che tale titolo non era risultato protettivo. Il 49,8% ha dichiarato di essere stato addestrato sulle corrette procedure per la prevenzione delle ferite con taglienti e aghi in ogni reparto frequentato, il 41,2% solo in alcuni reparti e il 10% in nessun reparto
Conclusioni
I risultati dello studio evidenziano una percentuale elevata di infortuni negli studenti del corso di Laurea in Infermieristica. Emerge, pertanto, la necessità di un’attenta riflessione sulle modalità più efficaci di formazione finalizzata all’acquisizione di conoscenze, abilità e modelli comportamentali utili all’esercizio della professione.
